Dewolff – Live and Outta Sight II

I miei capelli hanno iniziato ad allungarsi fin sopra le spalle già dopo i primi 35 secondi di “Big Talk”, traccia d’apertura del nuovo album degli olandesi “Dewolff”.  A metà di “Sugar Moon”, traccia numero 2, la mia camicia ha iniziato a tingersi di tutti i colori dell’arcobaleno e dopo l’intro rock- blues di “Medicine” i miei pantaloni sono diventati magicamente a zampa di elefante!
…E la recensione la potrei già finire qui! Il senso e l’anima di questo disco sono già ben descritti così. Sonorità sixties intrise in ogni dove.
I Dewolff sono una delle più celebri “vintage rock band” a tinte psichedeliche che ci siano in circolazione e dal 2007, anno della loro formazione, hanno saputo radunare un seguito di fan sempre maggiore. (…e questo deve voler pur dire qualcosa!)
Un progetto che a prima vista potrebbe sembrare niente pi˘ che un qualcosa di nostalgico in realtà risulta perfettamente credibile.
Non c’è ne imitazione ne voglia di fermare il tempo, semplicemente i Dewolff sono questo. Un power trio che sa suonare (eccome se sa suonare) e che in questi 12 anni Ë riuscito a infuocare i palchi di tutta Europa. “Live and Outta Sight II” è testimonianza sincera di questa rocambolesca esperienza live, un tuffo nei palchi (…e dai palchi!) dei festival che in questi anni visto i Dewolff protagonisti. La chimica che unisce Pablo Van De Paul, Luka Brudern e Robin Piso genera un sound che certamente non ha niente di innovativo, ma quando il risultato è convincente a questo modo, possiamo tranquillamente soprassedere. …E infatti soprassediamo volentieri!
I brani sui quali il disco si basa sono quelli di “Thrust”, album che in questo 2019 ha saputo raccogliere ben più di un premio non solo in Olanda, ma tanti, forse tutti, sono i dischi dei Dewolff che meritano di essere ascoltati e recuperati.
Quando si parla di ispirazioni “sixties” le influenze non possono che essere molteplici e i riferimenti che si possono citare vanno dai Doors ai Led Zeppelin, a Jimi Hendrix, al blues in stile Ray Vaughan, fino ad arrivare alla scena prog di Canterbury.
Un piatto di ricche spezie, saporitissimo, che a tratti risulta un po’ ridondante e troppo devoto ai maestri degli anni che furono, ma che rimane sempre credibile e che non sfocia mai nella semplice imitazione.
Chitarra, moog e batteria per una raccolta di 11 tracce live che delineano bene come questo trio di musicisti sa accendere il pubblico dei propri concerti. Si parla tanto dei Greta Van Fleet come eroi di un nuovo power rock anni 70,…ecco non perdete altro tempo e ascoltatevi i Dewolff. Che è meglio!

 

Tracklist:

1. Big Talk
2. Sugar Moon
3. Medicine
4. Tombstone child
5. California Burning
6. Deceit & Woo
7. Share the Ride
8. Tired of Loving You
9. Outta Step & Ill at Easy
10. Double Crossing Man
11. Love Dimension

 

A cura di: Simone Grazzi

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