Un progetto musicale molto interessante quello del quartetto Eileen Sol, originario di Firenze. Il nuovo album si intitola “Iconoclasta” e parla di un viaggio nel profondo dell’inconscio.
Dieci pezzi strumentali che lasciano il segno: attraverso suoni ruvidi, profondi, ma anche delicati e ipnotizzanti, insieme a cori ed echi di voci femminili stagnanti e ammalianti, l’ascoltatore viaggia nel proprio “io” più profondo, riflettendo sulla propria vita, il proprio percorso e come l’affrontiamo, quali errori commettiamo e cosa facciamo per rimediare ad essi.
Il tema principale è l’abbandono, l’essere abbandonati, la perdita di una persona che amiamo e perdita in qualcosa in cui crediamo fermamente.
Tanta qualità in questo disco. I ragazzi creano e distruggono il tempo e lo spazio in un vortice musicale senza confini. Il loro sound è personale, indelebile come la storia impressa nel loro cerchio narrativo.
Si passa dal prog, al grunge, fino al post metal e a improvissazioni jazz, e il risultato è spiazzante. Sperimentazioni intelligenti da applausi.
Ogni nota musicale è impregnata dalla potenza dello spirito di questi ragazzi.
Concludendo, si può affermare con convinzione che “Iconoclasta” è un disco di ottima fattura, sia per l’ottima produzione quanto per la qualità tecnica della band.
Eileen Sol sono Matteo Cavaciocchi al basso, Nicola Benetti alla batteria, Pietro Guarracino e Michele Marchiani alla chitarra.
Tracklist:
1) Nel guscio
2) Trauma
3) Dalla luna
4) Elevazione
5) All’inferno
6) Iconoclasta
7) Oblio
8) Nostomania
9) Redenzione
10) Fuori dal guscio
A cura di: Francesco Marchiori Zana
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