Str8 – No more flames

Definire il genere dei Pisani Str8 è davvero un’ardua impresa per il semplice motivo che, con il loro nuovo album ”No moro flames”, hanno dato prova di quanti musicisti vaghino ancora per la scena metal senza la più pallida idea di cosa significhi veramente “fare metal”.
Non basta un’incarognita e distorta chitarra, accompagnata da una sussultoria doppia pedaliera, a far sì che ogni brano possa definirsi tale.

Etichettati come trash e nu metal, già dopo l’ascolto della prima traccia “Everlasting darkness”, si può chiaramente notare come, con questi due generi, gli Str8 non abbiano proprio nulla a che fare (per intenderci, quando si parla di nu-metal si pensa a band come i Linkin Park e, per la scena trash, ai Judas Priest, fondatori di tale sotto-genere o, se proprio vogliamo scalare la vetta dei big, ai mitici Metallica).
Dopo un primo brano che si apre con uno schiamazzante riff di chitarra, si ha già una mezza idea di ciò che il povero ignaro ascoltatore andrà incontro. Testi scarni e vuoti, cantati senza il ben che’ minimo senso di quale sia la vera pronuncia inglese, ne’ tanto meno con una vocalità abbastanza sufficiente da poter far chiudere un occhio sulle basi in loop.
Tutto ciò che segue è un mix di vari generi, senza firma ne’ anima, il melodico che si cozza con un imbruttito growling piazzato a caso qui e li.

Mi duole ammetterlo, ma a mio modesto parare, gli Str8 dovrebbero sedersi un attimo a tavolino e decidere prima a che tipo di genere metal vogliano “aggregarsi” e poi cercare di dare quel tocco personale alla musica da adottare, segno che contraddistingue ogni band e che permette loro di imprimere a fuoco la propria musica nella mente dei fan, permettendo cosi a ogni ascoltatore di riconoscere una traccia già dalle prime note.

01. Everlasting Darkness
02. No More Flames
03. My Heart is Burning
04. Alone in sorrow
05. Would
06. One last Time
07. Killing All My Life
08. The sense of Pain
09.  Illusion
10. Tomorrow is gone

Recensione a cura di: Tatiana Granata

4.0

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