Meganoidi – Mescla

Maganoidi si, Meganoidi no?
Questa volta Meganoidi si!
Il 6 marzo scorso è uscito il nuovo album della band genovese, il 7° della loro carriera, a 2 anni di distanza da “Delirio Experience”, un lavoro che in tutta sincerità non mi aveva proprio convinto.
Dopo 20 anni di onorato servizio non Ë certo facile per nessuno riuscire a mantenere la stessa creatività, la stessa energia e la medesima voglia di mettersi in gioco.
“Mescla” è un disco che guarda al passato senza nostalgia, non cambia la storia della band e non fa gridare al capolavoro, ma ha personalità e decisamente funziona!
10 tracce tra funk e rock, figlie di quel sound anni ’90 che fu il punto di partenza della band.
Tra le pieghe del disco si scorgono le influenze ska degli inizi e il sound decisamente rinnovato non tradisce certo le origini, ma l’aria che si respira è di quella da primavera inoltrata, fresca e piacevole.
Dopo l’addio di Mattia Cominotto, le redini autoriali del gruppo, sono passate a Davide Di Muzio e Luca Guercio che in questo nuovo lavoro hanno firmato i testi di tutte le canzoni.
Si parte subito su ritmi sostenuti. “Ora è calmo il mare” non è un pezzo calmo manco per niente! Una scarica adrenalinica bella piena che mette subito in chiaro che ci sarà da muoversi un bel po’!
Ci si continua a muovere anche su “Condizione”, traccia successiva e singolo di lancio del disco.
Lo stampo è più Meganoidi vecchio stile, ma il groove è di quelli buoni e se questa quarantena ce lo permetterà, ai prossimi concerti ci sarà da saltare che è un piacere!
Mescla, la title track del disco è un pezzo rock bello sostenuto che prosegue i concetti fin qui espressi. Nonostante il piglio tirato rimane una delle canzoni che meno mi hanno convinto dell’intero album. Ma vabbè, ci sta!
Con “Persone nuove” arriva il primo momento in cui la velocità del disco rallenta. Tutto frena. L’atmosfera si fa rilassata.
Il suono torna subito robusto e notturno con “Toast e champagne”, dove la testa inizia a muoversi su e giù con piglio decisamente rock! Ci garba!
Non ci garbano invece i pensieri nostalgici evocati da “1982”, un pezzo melodico, forse troppo e che troppo si stacca dal resto del disco.
“Non indugio”, un pezzo power pop che sembra perfetto come secondo singolo di lancio del disco! Già m’immagino il video!
Tonalità lievemente acide (…e la cosa, inutile dirlo, non ci fa affatto dispiacere!) spuntano all’improvviso alla traccia numero 8, “Stella cadente”.
“Il mio nome”, traccia 9, è introdotta da una chitarra acustica, ma si trasforma ben presto in un pezzo funk dal groove bello tosto! Stesso discorso fatto in precedenza,…se questo covid avrà il buon gusto di levarsi di mezzo quanto prima, nei concerti ci sarà da scalmanarsi anche sulle note di questa canzone.
Il disco si conclude sulle note intime e riflessive di “Esercito in Tv”, un pezzo che ci regala un degno finale per un disco che è riuscito a regalarci una band con ancora tante cose da dirci.

 

Tracklist:

1. Ora è calmo il mare
2. Condizione
3. Mescla
4. Persone nuove
5. Toast e champagne
6. 1982
7. Non indugio
8. Stella cadente
9. Il mio nome
10. Esercito in TV

 

A cura di: Ondalernativa

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