No Frontiers, band dai toni punk-rock che riemerge dagli abissi milanesi con il loro secondo album “Moving Forward”, una raccolta di nove tracce dove si evidenzia (forse anche un po’ troppo) la passione che questa band ha per i Green Day.
La musica ci può anche stare, con le sue power chords incalzanti e riff aggressivi, ma è un punk un po’ caotico, dove a volte gli strumenti vanno in confusione tra loro, anche se la pecca vera e propria è il cantato in inglese, con una pronuncia decisamente maccheronica e dove le stecche non mancano.
Un lavoro che non ha un vero tocco personale, senza anima propria. Nessuna traccia che spicca più delle altre, ma sicuramene “Semplice”, unico brano in italiano, sminuisce tutto il lavoro fatto, facendo precipitare l’album nell’abisso da cui proviene. C’è ancora tanto lavoro da fare per i No Frontiers, ma siamo positivi nel pensare che prima o poi questa band potrebbe stupire veramente.
01. Delay
02. Hiccups
03. Wake up call
04. 1059, W. Addison St.
05. Counting down the days
06. Paradox
07. Scream your name!
08. Hobo soul
09. Semplice
a cura di: Tatiana Granata
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